Ricettario di quartiere

Installazione di Adriana Gioia

Università Cattolica
Ambito di ricerca: Intercultura
Anno di pubblicazione: 2016

L’Europa, a partire dagli anni ’60, è diventata l’approdo di un grande flusso di immigrati. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, anche l’Italia è diventata un punto d’arrivo di svariate persone di differenti origini. Con il fenomeno migratorio si è delineato il multiculturalismo come realtà, a volte percepita come problema da risolvere a volte come opportunità da valorizzare. Il Giambellino è l’esempio di una realtà di integrazione efficace, che spiega come un mondo di diversi colori e suoni è possibile. Un piccolo laboratorio sociale in cui convivono svariate etnie.

 

Documentare il cambiamento attraverso le abitudini degli abitanti

La scelta di documentare, non tanto le mutazioni del quartiere nella sua struttura sociale, quanto le abitudini, i comportamenti e le storie personali mi ha portata ai primi contatti con gli abitanti. Camminare per le strade del Giambellino è stato come viaggiare in diversi paesi: dall’odore di curry dei ristoranti indiani, ai suoni delle lingue dell’est Europa, alla musica travolgente del sud America, semplicemente camminando sullo stesso marciapiede.

 

Una mappa di ricette per raccontare il Giambellino

La curiosità di conoscere i comportamenti e le abitudini della vita quotidiana di tante culture insieme mi ha portato a tracciare una mappa attraverso i sapori e i profumi del Giambellino. Bussando alle porte del quartiere per parlare con i residenti, ho raccolto più di 30 ricette, alcune più tradizionali dei loro paesi di origine, altre frutto delle contaminazioni dovuti ai percorsi di vita individuali.

 

Ricettario di quartiere, un’installazione sotto forma di maxi-tovaglia

Questa ricerca ha dato vita a “Il ricettario di quartiere”, un’installazione sotto forma di maxi-tovaglia con le ricette scritte dagli abitanti stessi nella loro lingua madre. L’investigazione ha, inoltre, generato un’ulteriore pratica di partecipazione che ha visto come protagonisti i bambini del Giambellino: un laboratorio didattico-artistico il cui obiettivo è stato riconoscere e usare le spezie attraverso le loro proprietà coloranti.